
Chi Sono
Non curare, ma prendersi cura
Una figura di riferimento
Prendersi cura delle persone
Dopo essermi laureata in Scienze Infermieristiche presso l’Università degli Studi di Verona, ho acquisito una diversificata esperienza sia nel settore intraospedaliero, tanto in area medica quanto in area chirurgica, sia nel settore extraospedaliero, nei servizi emergenza (118) sul territorio per i quali ho conseguito le necessarie certificazioni. Credo fortemente nell’educazione per questo continuo ad aggiornarmi, grazie a diversi corsi per crediti ECM (Educazione Continua in Medicina).
Da maggio 2024 sono inoltre iscritta al percorso strutturato da Massimo Filippi sul biohacking, che abbraccia tutta la sfera della prevenzione, del benessere e della longevità.
Sono coinvolta in due progetti di ricerca dell’Università degli Studi di Padova incentrati rispettivamente su pazienti con osteartrosi e pazienti con linfedema.
LA mia storia
Perchè opero in questo settore
Durante la pandemia da Covid-19 il mio lavoro mi ha permesso di percepire quanto le persone si sentissero sole, spaesate e spaventate, abbandonate. Mi sono accorta di quanto fosse indispensabile e fondamentale avere una figura di riferimento, presente sia fisicamente sia in remoto, per poter aiutare tanto a livello pratico quanto emotivo con indicazioni, suggerimenti, consigli sulle cure.
Una figura che possa essere davvero a fianco dei pazienti ma non solo, perché curare un malato o un anziano significa prendersi cura anche della sua famiglia.
Per questo ho deciso di mettermi in gioco e far fronte a un bisogno sempre più sentito, fornendo un servizio che mi dona ogni giorno più soddisfazione e gratificazione.
Nel mio lavoro, entro in una famiglia in punta di piedi, la accompagno passo passo nel suo percorso, anche nei momenti più duri e dolorosi, e poi, quando arriva il momento, esco in sordina. Il motto che ho fatto mio in questi anni è: non curare, ma prendersi cura.